Evento eccezionale nella mattinata di domenica 18 settembre a Sant’Andrea, una delle spiagge più belle dell’isola d’Elba. Era ancora buio, intorno alle 6, quando due operatori di uno stabilimento balneare hanno visto sbucare qualcosa da sotto uno dei lettini piazzati in spiaggia.
Dapprima non si erano resi conto di cosa si trattasse, ma poi la sagoma inconfondibile di una ventina di piccoli neonati di Caretta Caretta ha cominciato a muoversi freneticamente verso il mare.
I due operatori hanno avvertito subito la Capitaneria di Porto e il Comune di Marciana, mentre arrivavano immediatamente sul posto i volontari di Legambiente specializzati nel monitoraggio delle spiagge alla ricerca dei nidi di tartaruga.
“Una nidificazione che non ci aspettavamo perché non pensavamo che questa spiaggia fosse adatta – commenta Isa Tonso responsabile del progetto Tartarughe Marine di Legambiente e Parco Nazionale- è molto piccola e poco profonda ma la tartaruga ha deciso di scegliere questa spiaggia ed è stata fortunata perché il nido era nello stabilimento balneare sotto un lettino che lo ha salvato. In questo bagno non vengono usati mezzi meccanici per pulire la sabbia e questo è molto importante perchè i mezzi distruggono i nidi delle tartarughe. È stato protetto quindi anche dall’attenzione dei bagnini”.
La spiaggia è stata subito presidiata dai volontari che hanno allestito intorno al nido la tradizionale protezione, nell’attesa – e nella speranza – che, come avviene di solito, la schiusa delle uova e la successiva corsa verso il mare delle tartarughine avvenga gradualmente, per monitorare l’evento e proteggere i piccoli.
E infatti non si sono fatte attendere molto le altre tartarughine che, la notte e la mattina del 19 e dei giorni successivi, hanno conquistato il mare percorrendo la pista protetta creata dai volontari del Cigno Verde.
Domenica 25 settembre alla presenza di ricercatori, studiosi e volontari è stato aperto il nido e si sono concluse le operazioni di conta delle uova. Durante questa operazione sono state trovate 2 tartarughine ancora vive sotto la sabbia.
Nel nido di Sant’Andrea erano quindi state deposte 80 uova e di queste 70 si sono schiuse, con un successo riproduttivo piuttosto alto dell’87,5%,8 uova erano integre e2 rotte con resti di tuorlo.