L’importanza della frutta all’Elba- Il racconto della signora Dina
Qualche giorno fa sono andata a trovare la signora Dina che ha 95 anni. Abbiamo passato un paio d’ore insieme nella sua casa di Capoliveri, dove molto simpaticamente mi ha raccontato della sua gioventù nel periodo della grande guerra.
Ci siamo accomodate sul divano e, mentre si sistemava la copertina sulle gambe, ha subito iniziato a raccontami, dicendo:” A Capoliveri c’era tanta frutta sennò eravamo morti tutti di fame“. Le famiglie nel paese potevano prendere, grazie ad una tessera, pochi prodotti che distribuivano in quantità ben precise e quindi solo grazie alla frutta loro riuscivano a saziarsi. La signora Dina in particolare ricorda le more che erano tanto grandi che lei dice:” Sarà stato perché mangiavo tante more grosse che campo ancora!” E insieme siamo scoppiate a ridere! 🙂
Il racconto è proseguito e mi ha spiegato che i prodotti di cui si cibavano di più erano ceci, fagioli e pomodori, quasi tutte le famiglie possedevano i polli o le capre e qualche volta li uccidevano per mangiarli. Raramente cucinavano il baccalà, infatti signora ci tiene a puntualizzare che: “Quando si mangiava il baccalà non era festa ma quasi!” E poi mi ha spiegato anche come lo preparavano: soffriggevano le patate, aggiungevano la salsa, ovviamente fatta in casa, e infine inserivano il baccalà. Quasi dimenticavo di dirvi che tutto veniva salato con l’acqua di mare perché il sale non c’era e neanche i fiammiferi, quindi le famiglie per cucinare dovevano avere a turno un camino sempre acceso.
E’ stata un’esperienza fantastica! La signora Dina mi ha fatto fare un bel tour nel suo passato ed è stato bello sentire la sua voce emozionata quando mi ha raccontato del suo trasferimento all’Elba con la famiglia e di quando aspettava il ritorno dalla guerra di quello che sarebbe stato suo marito. Sono passati tantissimi anni ma nei suoi occhi il ricordo è sempre così acceso, così chiaro e nel suo racconto parole come condivisione, amore assumevano un significato più profondo e speciale. Sarei rimasta ad ascoltarla per ore.