La migrazione degli uccelli è uno spettacolo naturale senza eguali: un evento che si ripete ogni anno e che ogni volta ci lascia interdetti. È incredibile pensare che milioni di pennuti di dimensione così esigua percorrano distanze così grandi, volando sopra mari, deserti e montagne e attraversando interi continenti con una resistenza sorprendente.
Alcuni uccelli riescono a percorrere perfino 1000 km al giorno!
isola d'elba: un habitat naturale molto ambito
L’Isola d’Elba rappresenta una tappa cruciale per la migrazione di varie specie di volatili, che la scelgono come “sosta” durante i loro epici viaggi da o verso l’Africa. Il motivo? L’isola è ricca di risorse naturali che rendono questa fermata il più proficua possibile: coste, aree boschive e zone umide del nostro territorio diventano oasi predilette per questi animali, che si ‘rilassano’ prima di riprendere il volo e proseguire verso la meta ambita.
L’Elba si trasforma così in un perfetto luogo di riposo e di nutrimento essenziale.
come fanno a orientarsi?
In mancanza del tanto pratico GPS, i pennuti devono arrangiarsi e contare su metodi naturali alternativi: fanno così riferimento ai venti, alla posizione delle stelle, ai riferimenti topografici, ma anche a tutta una catena di suoni e odori che indicano loro la strada da percorrere.
L’istinto primordiale e le loro capacità innate si mescolano a un veloce apprendimento dato dall’osservazione di uccelli più anziani: queste creature affascinanti diventano così degli ottimi viaggiatori, abilissimi nell’orientarsi anche a grandi distanze.
Tra le straordinarie capacità di orientamento degli uccelli migratori, spicca l’abilità di utilizzare i campi magnetici della Terra come una sorta di ‘bussola naturale’. Alcune specie possiedono recettori chimici, come il crittocromo – una proteina sensibile alla luce blu presente negli occhi e nel cervello – che consente loro di percepire e interpretare le variazioni del campo magnetico terrestre, creando una vera e propria ‘mappa magnetica’ che li guida durante i lunghi viaggi migratori. Si tratta di un GPS innato, semplice e soprattutto naturale.
Le specie che si possono avvistare sul nostro territorio sono numerose: aironi cenerini, garzette, falchi pecchiaioli, e una varietà di passeriformi come rondini, tordi e gruccioni.
DOVE E QUANDO OSSERVARE QUESTO FENOMENO?
I momenti più indicati sono l’autunno o la primavera: periodi in cui moltissimi volatili si fermano in questa zona per poi proseguire verso terreni lontani. Per quanto riguarda la fascia oraria, è consigliabile visitare queste zone durante le prime ore del mattino o appena prima di sera, quando la maggior parte delle specie sono attive e visibili.
Sono molte le zone che, all’Isola d’Elba, diventano osservatori ideali per questa curiosa manifestazione naturale, ovvero:
• Ex Saline di Portoferraio: Un’importante area umida frequentata da aironi e altre specie di uccelli acquatici • Marina di Campo e altre località costiere • Scogliere o coste: Punti di sosta per uccelli rapaci e marini • Oasi naturalistiche e riserve: Aree protette che offrono habitat sicuri e ricchi di risorse alimentari per gli uccelli migratori, come l’Oasi di Mola o l’Oasi di Schiopparello / Le Prade.
un'esperienza unica nel suo genere
È un’occasione per riconciliarsi con la natura apprezzandone ogni sfumatura: prima fra tutte, la lunga e instancabile traversata di questi animali. Un’esperienza del genere è consigliata ai grandi ma anche ai più piccoli: questi ultimi, accompagnati dai genitori o dai nonni, potranno iniziare a comprendere l’importanza della protezione del nostro ecosistema, oltre che sperimentare e divertirsi osservando un fenomeno naturale mai visto prima.
Si tratta di un atto di studio e protezione del nostro pianeta e di tutte le creature curiose che lo abitano, con un occhio attento alla promozione di un turismo responsabile.