Teseo Tesei è stato un militare e inventore italiano, nato a Marina di Campo il 3 gennaio 1909, ultimo di otto figli. Grazie alla stabilità economica della famiglia (il padre Ulisse era un armatore e proprietario terriero), poté frequentare il ginnasio presso il collegio degli Scolopi a Firenze. Dopo il liceo classico, presentò domanda per entrare nella Regia Accademia Navale di Livorno, dove il 19 ottobre 1925 fu ammesso come allievo ufficiale nel Corpo del Genio Navale. Durante gli anni successivi, alternò lo studio accademico con periodi di addestramento pratico a bordo delle navi della Regia Marina.
L’importanza che ha rivestito quest’uomo carismatico e geniale è dimostrata dal fatto che a lui sono stati intitolati circoli subacquei, scuole e il Raggruppamento subacquei e incursori della Marina Militare.
Pioniere della subacquea, è stato anche un eroe della Seconda Guerra Mondiale e il suo valore come militare ma soprattutto come uomo è testimoniato dalle parole espresse da quanti lo avevano incontrato.
I suoi compagni lo definivano “enciclopedia vivente” e chi lo aveva conosciuto lo descriveva come “un essere straordinario, come se ne può incontrare uno ogni cento anni. Aveva una forza spirituale enorme, era un uomo al di là di tutto. Di fronte a lui sembravano tutti piccoli, gli Ammiragli sembravano Caporali. Avrebbe potuto emergere in qualsiasi campo, avrebbe potuto diventare un santo, tanta era la luminosità del suo spirito”.
Teseo Tesei è stato inoltre un importante ingegnere navale ed è infatti conosciuto come l’inventore del Siluro a Lenta Corsa, detto maialino subacqueo.
Mentre frequentava l’Accademia Navale di Livorno incominciò a ideare, insieme all’amico Italo Piccagli, un progetto di miglioramento relativo alla mignatta realizzata da Raffaele Rossetti e Raffaele Paolucci durante la prima guerra mondiale. Con l’aiuto dell’ingegnere navale Elios Toschi riuscì quindi a costruire un’arma che avesse sulla precedente enormi vantaggi: cioè permettesse a due uomini di navigare, dirigersi contro un bersaglio e attaccarlo sott’acqua.
All’epoca inoltre esisteva un autorespiratore a ossigeno a ciclo chiuso, chiamato maschera Davis, che veniva utilizzato per le fuoriuscite dell’equipaggio da sommergibili in avaria. Tale autorespiratore aveva causato alcuni incidenti a causa della scarsa autonomia e affidabilità. Teseo, con l’aiuto di Angelo Belloni portò l’autonomia dell’autorespiratore da 20 minuti a qualche ora (lo stesso Tesei rimase per tre ore e un quarto in immersione per testarlo) e soprattutto lo rese più affidabile.
Dall’unione di questi due congegni nacque il progetto e il prototipo del primo Siluro a Lenta Corsa che fu tra i più celebri mezzi d’assalto impiegati durante la II Guerra Mondiale dalla Marina Italiana per azioni di sabotaggio contro navi nemiche.
I due colleghi poterono dedicarsi al loro progetto solo nei momenti liberi dal loro lavoro come direttori di macchina sui sommergibili. Di conseguenza, i test del primo prototipo, realizzato principalmente con materiali di recupero presso l’Officina Siluri di San Bartolomeo a La Spezia, si svolsero solo alla fine di ottobre 1935. Nonostante alcuni difetti iniziali, il mezzo mostrò il suo potenziale. Nei mesi successivi furono prodotti altri esemplari migliorati e, contemporaneamente, iniziò la selezione e l’addestramento del personale che avrebbe utilizzato questi mezzi.
Grazie a questo progetto, successivamente perfezionato, Teseo Tesei riuscì a compiere delle imprese eroiche, prima di morire proprio in azione con il suo SLC a Malta.
L’ultima missione di Tesei fu infatti l’operazione Malta 2, che mirava a violare il porto di La Valletta nella notte tra il 25 e il 26 luglio 1941. Durante il corso dell’azione effettuata da due SLC e sei barchini esplosivi, per non compromettere l’esito della missione e recuperare il tempo perso per ovviare a degli imprevisti tecnici accorsi a uno dei due SLC, decise di «spolettare a zero», rinunciare cioè ad allontanarsi dall’arma prima che esplodesse morendo in questo modo insieme al 2º capo palombaro Alcide Pedretti.
Tuttavia, l’attacco venne scoperto dai britannici, e Tesei perse la vita. Il suo corpo non fu mai ritrovato, e per il suo eroismo gli fu conferita la medaglia d’oro al valore militare postuma il 31 maggio 1946.
Ogni anno, il 26 luglio, gli Elbani ricordano il loro illustre concittadino e tutti i caduti della Seconda Guerra Mondiale.