Ogni paese conserva un tesoro inestimabile legato alla tradizione locale: è sempre fondamentale sentirsi legati al posto in cui viviamo, alla terra su cui camminiamo. Questo perché la ricetta della felicità, in qualunque parte del mondo, è sentirsi a casa.
L’Isola d’Elba, con i suoi 32 mila abitanti circa, è un esempio lampante della piccola comunità che si lega quasi morbosamente alle proprie radici.
Ci siamo chiesti a lungo che cosa potesse, almeno in minima parte, aiutare i lettori a comprendere questo legame. Si potrebbe parlare per esempio delle sagre che si rifanno alle tradizioni locali: eventi imperdibili per i cittadini di una piccola società come la nostra.
Ma forse, il vero caposaldo della collettività elbana sono i detti popolari: l’importanza delle parole eccentriche con cui siamo cresciuti e che si tramandano di generazione in generazione.
Non si tratta solo di parlare la stessa lingua, ma di utilizzare espressioni che usavano in passato le nostre nonne e che – a grande sorpresa – usiamo anche noi a distanza di più di cento anni.
Il dialetto elbano è il frutto di un intreccio di lingue, culture e popolazioni diverse che hanno lasciato il loro segno nel territorio nel corso dei secoli. È una fusione di influenze corse, pisane, longobarde, siciliane e francesi.
Questo mosaico di culture diverse ha dato vita a un’identità storica distintiva, profondamente apprezzata dagli abitanti dell’isola e fondamentale per il loro senso di appartenenza all’amato scoglio, che affonda le sue radici in un’antica tradizione di minatori e pescatori.
Qui sotto vi proponiamo 10 parole, espressioni o detti tipici dell’Isola d’Elba: leggendoli, potrete vivere un po’ della tradizione isolana, con le sue peculiarità e i buffi racconti che si celano dietro a ogni frase.