Alla scoperta del riccio di mare - I Love Elba!
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Il riccio di mare

Rotondo, spinoso e sorprendentemente adattabile, il riccio di mare riesce a catturare l’attenzione e l’interesse di chiunque lo incontri. Con il suo aspetto singolare che a prima vista un po’ spaventa, questo piccolo abitante del mare – e dell’Isola d’Elba – custodisce fra le sue spine appuntite curiosità davvero interessanti.

Il riccio di mare

Habitat: dal caldo dei tropici al freddo polare

I ricci di mare sembrano adattarsi ad habitat naturali di diversa localizzazione e con un diverso clima: fra le numerose “location” che decidono di abitare, c’è anche la nostra preziosa isola mediterranea: l’Isola d’Elba. Questi animali affascinanti vivono in profondità molto basse del nostro mare, prediligendo fondali rocciosi ricoperti di alghe o distese di Posidonia oceanica.

STRATEGIA DI DIFESA

Il riccio di mare, completamente ricoperto di spine appuntite, è forse uno dei protagonisti dell’eco sistema marino che sa difendersi meglio. Quante volte è successo che, da bambini, alla vista di questo animale scappassimo via?
Non era (naturalmente) la dimensione a metterci paura, ma quelle spine giganti che ci sembravano tanti aghi da cucito messi in fila.

In effetti, nonostante la loro dimensione piuttosto esigua, sono degli abilissimi difensori: quando un agente estraneo infastidisce questi animali, essi utilizzano i loro aculei come barriera fisica contro i loro nemici.

Possono addirittura arrivare a infilzare l’intruso!

È una strategia molto efficace, anche in caso di caduta: riescono ad attutire il colpo grazie alle loro spine, appallottolandosi e usandole come “scudo protettivo”.

Meglio non testare questa “strategia di difesa” camminando sui fondali abitati dai ricci di mare a piedi nudi! 

ALIMENTAZIONE: DI COSA SI NUTRONO I RICCI DI MARE?

Essendo animali onnivori, si nutrono principalmente di piante e animali. C’è da dire che non sono organismi “schizzinosi”, perciò la loro dieta è molto varia: si va dalle alghe ai pesci morti, dalle spugne alle cozze, fino ai detriti vegetali nascosti fra le rocce che amano abitare.

Ma la vera domanda è: come mangiano i ricci di mare?

Difficile dirlo osservando il loro corpicino tondeggiante ricoperto da aculei, che sembra non avere nulla di somigliante a una bocca. Eppure sì, anche i ricci di mare mangiano, ovviamente, ma soprattutto anche i ricci di mare hanno una bocca!

Si trova nella parte inferiore del loro corpo, a stretto contatto con il fondale marino: una posizione ottima, se si pensa che è proprio da questo stesso fondale che “raschiano” e raccolgono il cibo per poi mangiarselo.

Sono dotati infatti di una struttura assai complessa chiamata lanterna di Aristotele: con questa “lanterna”, avente denti affilati e cinque piastre calcaree mobili, raschiano tutte le alghe e i detriti presenti sul basso fondale e riescono addirittura a tagliare il cibo in pezzi più piccoli.

Questo continuo scrostare i detriti dalle rocce e dai fondali contribuisce anche a una pulizia dell’ambiente, rendendo i ricci marini dei veri abitanti modello dell’ecosistema marino.

Il riccio di mare

MOVIMENTO: COME CAMMINANO?

Sapevi che i ricci di mare possono anche camminare? Eh già, perché oltre ad avere una bocca del tutto inusuale, hanno anche dei piedi!

A prima vista ci sembrano incapaci di muoversi (al massimo possiamo immaginarceli rotolare nell’acqua), eppure sono provvisti di piedi tubolari: si tratta di piccoli tubicini flessibili che si estendono quando vengono riempiti d’acqua e si contraggono quando l’acqua viene espulsa, consentendo così lo spostamento.

Alle loro estremità troviamo inoltre delle ventose, che permettono al simpatico riccio di mare di attaccarsi alle superfici su cui vuole… Camminare!

CURIOSITà: ESSERI SENZA...CERVELLO!

Abbiamo appreso che i ricci di mare hanno una bocca e dei piedi. Eppure… Non hanno un cervello!

In realtà, non hanno un cervello nel senso tradizionale del termine, ma possiedono un sistema nervoso che coordina i loro movimenti e le loro attività. Il “centro di coordinamento” è situato proprio attorno alla bocca, dove si trova l’anello nervoso, da cui si diramano i cinque nervi principali che si estendono lungo le braccia del riccio.

Questi nervi controllano tutto: il loro movimento, la loro reazione al tatto, la loro difesa e la loro alimentazione.

Il riccio di mare

Rispettiamo i ricci: un po' di riposo per i nostri amici spinosi

Dopo aver scoperto quanto siano affascinanti i ricci di mare, è giusto ricordare che anche loro hanno bisogno di una pausa. A partire dal 1° maggio e per tutto giugno scatta il fermo biologico per il riccio di mare: in questo periodo sarà infatti vietato pescare i ricci di mare nelle acque dell’Isola d’Elba.

Un piccolo stop per permettere alla specie di ripopolarsi e continuare a decorare i nostri fondali. Chi non rispetta questa regola rischia una multa piuttosto salata: dai 2000 ai 12000 euro per i pescatori professionisti, e dai 1000 ai 3000 euro per i pescatori sportivi, oltre alla confisca del pescato.

Per il resto dell’anno, i pescatori professionisti possono prelevarne fino a 1000 al giorno, mentre i dilettanti devono limitarsi a 50, e solo esemplari di almeno 7 cm di diametro (aculei inclusi).

Quindi, se vuoi gustarti un bel piatto di spaghetti al riccio di mare, assicurati di rispettare le regole riportate qui sopra, ma soprattutto di scegliere solo ricci freschi e di dimensioni adeguate!

Mangiare bene: i ricci, una specialità elbana

L’Isola d’Elba è uno dei tanti habitat che i ricci di mare sperimentano: le acque cristalline di questo paradiso terrestre sono conosciute anche per la raccolta dei frutti di mare, compresi i ricci, che sono da sempre parte della tradizione culinaria locale. Ancora oggi gli spaghetti al riccio di mare rappresentano un piatto immancabile sulle tavole elbane.

Qua sotto ti lasciamo la ricetta, ricordandoti di fare attenzione: indossa sempre guanti protettivi, rispetta le leggi e le pratiche sostenibili, ma soprattutto assicurati che i ricci siano vivi e freschi al momento della raccolta.

Un’altra vecchia tradizione elbana è quella di gustare i frutti del riccio di mare crudi, accompagnati semplicemente con limone e pane: un’usanza che esalta la freschezza e il sapore autentico di questo delicato frutto di mare. 

Il riccio di mare
Ricorda di indossare sempre dei guanti per proteggerti dalle spine!

RICETTA DEGLI SPAGHETTI AL RICCIO DI MARE: PIATTO TIPICO DELL'ISOLA D'ELBA

Ingredienti
• 250 g di spaghetti
• 2 kg di ricci di mare freschi
• 1 spicchio d’aglio
• 1 mazzetto di prezzemolo fresco
• Sale q.b.
• Pepe q.b.
• Peperoncino q.b.
• Olio extravergine d’oliva
• 1 fetta di pane

 

Procedimento:

1. Preparazione dei ricci di mare
– Lavate accuratamente i ricci di mare sotto acqua corrente.
– Apriteli con un coltello e prelevate la polpa rossa, facendo attenzione a non prendere le altre parti dell’interno che potrebbero non essere adatte al consumo.
– Se necessario, sciacquate rapidamente sotto l’acqua corrente per pulire l’interno.

2. Preparazione del pane aromatizzato
– Sminuzzate finemente la fetta di pane (è possibile utilizzare un mixer).
– Tostate il pane sminuzzato in una padella con un filo d’olio, aggiungendo un pizzico di peperoncino, prezzemolo tritato e aglio tritato finemente. Assicuratevi che il pane diventi croccante senza bruciarsi. Questo contribuirà a dare croccantezza e sapore alla preparazione.

3. Preparazione degli spaghetti
– In una padella, preparate un soffritto con aglio tritato e prezzemolo tritato, utilizzando poco olio extravergine d’oliva.
– Aggiungete metà della polpa di riccio di mare alla padella e cuocete a fiamma bassa per circa un minuto, mescolando delicatamente per amalgamare i sapori.

4. Cottura degli spaghetti
– Nel frattempo, cuocete gli spaghetti in abbondante acqua salata fino a quando sono al dente.
– Scolate gli spaghetti e trasferiteli nella padella con il condimento di riccio di mare. Aggiungete anche la restante polpa di riccio di mare e mescolate bene il tutto a fiamma dolce per qualche minuto, in modo che gli spaghetti assorbano i sapori dei ricci.

5. Impiattamento:
– Distribuite gli spaghetti ai ricci di mare nei piatti da portata.
– Decorate ogni piatto con il pane aromatizzato precedentemente preparato.
– Aggiungete un tocco finale di prezzemolo fresco tritato e, se gradito, un pizzico di pepe fresco macinato.

Consigli:
– Assicuratevi di raccogliere i ricci di mare da zone pulite e non inquinate per garantire la sicurezza alimentare.
– Se preferite, potete aggiungere un filo di limone per aggiungere un tocco di freschezza alla ricetta.
– Servite gli spaghetti al riccio di mare immediatamente dopo la preparazione per apprezzarne al meglio i sapori delicati e freschi.

PER CONCLUDERE: UN BRINDISI AI RICCI DI MARE!

Abbiamo esplorato il mondo dei ricci di mare e poi celebrato la tradizione elbana degli spaghetti al riccio. Che li ammiri sott’acqua o nel piatto, ricorda di rispettare questi piccoli abitanti del mare. La prossima volta che ti godi un bel piatto, alza il calice e brinda alla loro salute…  E al loro meritato riposo!