Nel mese di maggio, un gruppo di quattordici studenti americani della Pennsylvania State University (Penn State University) ha trascorso due settimane all’isola d’Elba per partecipare al corso “Environmental Marine Biology and Sustainability” tenuto dalla Professoressa Rebecca Branconi, Academic Affiliate of Biology presso Penn State University.
L’Università della Pennsylvania (Penn State) è una delle istituzioni più prestigiose al mondo, nota per la sua eccellenza accademica, innovazione e contributi significativi in vari campi (compresa la formazione di Premi Nobel e personalità di successo).
Il programma del corso (della durata di tre settimane e coordinato da ISI Florence) è stato incentrato sullo studio e la conservazione degli habitat e degli organismi marini presenti nelle acque del Mar Mediterraneo. La filosofia di questo corso, interamente ideato e progettato dalla Prof.ssa Branconi, è stata quella dell’apprendimento esperienziale. Gli studenti, infatti, sono stati sottoposti ad un training di snorkeling scientifico che è stato integrato all’interno del corso, combinando la teoria in aula con il lavoro sul campo, la visita di vari ecosistemi marini (eco-tours) e lo svolgimento di attività di ricerca. Il Parco è stato ben felice di dare supporto a questo progetto e onorato che le nostre isole siano state scelte come laboratorio di formazione da una così prestigiosa università internazionale.
Come documentato dal video, guidati dalla Prof.ssa Branconi e dall’entomologo Leonardo Forbicioni, gli studenti americani hanno potuto studiare la morfologia, l’ecologia e il comportamento di varie specie di insetti presso il nostro NatLab di Forte Inglese.
Successivamente, ospitati da Legambiente Arcipelago Toscano nell’Aula VerdeBlu, all’intero della zona umida di Mola del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, i ragazzi hanno seguito una presentazione sulle attività di citizen science svolte dai volontari di Legambiente, incluso il monitoraggio delle spiagge alla ricerca di tracce dei nidi di tartaruga marina Caretta caretta.
Inoltre, sempre con il supporto di Leonardo Forbicioni della WBA, i giovani universitari statunitensi hanno campionato ed esaminato le comunità di insetti che vivono nelle tamerici della zona umida, un ambiente delicato e peculiare, punto di incontro importante tra l’ecosistema marino e quello terrestre.