Le tartarughine marine, la cui nascita era attesa giorno e notte da oltre una settimana dai volontari di Legambiente e da centinaia di turisti, sono finalmente uscite dal nido di Lacona e lo hanno fatto nel modo più spettacolare.
Alle 21,45 del 25 agosto si è infatti formato nella sabbia del nido il cratere che di solito annuncia la schiusa. Alle 21,54 le prime tartarughine Caretta caretta hanno iniziato a far capolino dalla sabbia, ma si è subito capito che lì sotto erano in molte a spingere per emergere e presto il piccolo cratere brulicava di piccole tartarughe che hanno iniziato la loro corsa verso il mare.
Tra il tifo discreto e la meraviglia di una piccola folla che le aspettava come delle star, ben 81 tartarughine hanno raggiunto insieme il mare, un record almeno per l’Elba.
Nelle notti successive, una forte mareggiata ha colpito l’Isola d’Elba e i volontari di Legambiente erano molto preoccupati che nel nido di Lacona fossero rimaste delle piccole tartarughine.
Ma i piccoli rettili si sono rivelati molto previdenti e, forse sentita arrivare la tempesta, si erano precipitati davvero tutti insieme fuori dal nido, per raggiungere il mare ancora calmo e illuminato da una luna calante.
A certificare quello che è un nuovo risultato eccezionale delle nidificazioni nell’Isola delle tartarughe sono stati i ricercatori di ARPAT, dell’Istituto zooprofilattico sperimentale del Lazio e Toscana e delle università di Siena e Pisa che hanno scavato il nido laconese trovandoci dentro 89 uova schiuse, 5 uova intere e, fortunatamente, nessun piccolo morto.
Un successo della schiusa quasi record: il 95%.
Tutti dati utilissimi per il progetto europeo LIFE Turtle Nest coordinato da Legambiente nazionale e al quale partecipa anche ARPAT come partner; a livello regionale i dati confluiscono nel progetto NatNet di Regione Toscana a cui partecipano attivamente le tre università di Pisa, Siena e Firenze insieme a Istituto Zooprofilattico e ARPAT.
Nidificazione tartarughe marine
Informazioni utili a individuare eventuali nidificazioni di tartarughe marine e proteggere le covate