Un mare di fiori di Posidonia - I Love Elba!
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L’Isola d’Elba non smette mai di stupire: quest’anno a metà ottobre ha deciso di regalare un “mare di fiori” sommerso, ovvero la fioritura di Posidonia oceanica, vera e propria pianta sottomarina, dalle foglie lunghe e nastriformi.

Questo avvenimento si verifica infatti quando la pianta si riproduce sessualmente – produce fiori e frutti – in settembre/ottobre per le praterie più superficiali, mentre i frutti maturano verso marzo/aprile (le praterie più profonde ritardano di un paio di mesi). I fiori ermafroditi (possiedono sia la parte femminile che maschile) sono riuniti in tipiche infiorescenze verdi a forma di spiga e i frutti detti “olive di mare” si staccano e galleggiano sull’acqua fino al momento in cui cadono sul fondo, rilasciando il seme che darà vita a una nuova piantina, sempre che trovi “terreno fertile“. Il fatto che tale fenomeno non si ripeta ogni anno (il più recente all’Elba nel 2018) lo rende ancora più singolare.

La Posidonia oceanica con le sue foglie lunghe fino a un metro forma estese praterie sottomarine, andando a costituire un importante indicatore dello stato di salute del nostro mare, poiché fornisce una grande quantità di ossigeno (fino a 20 litri al giorno per mq di prateria) e assorbe anidride carbonica regolando l’acidità del mare, ma non solo: con i suoi rizomi (simili a radici), che si accrescono sia in senso verticale che orizzontale e le sue lunghe foglie, stabilizza il fondo sabbioso e attenua il moto ondoso, proteggendo le spiagge dall’erosione grazie anche alle foglie morte che si accumulano sugli arenili.

La crescita della pianta non è limitata alla sola fioritura, infatti la Posidonia estende il suo areale attraverso una riproduzione non sessuata detta stolonizzazione, in cui alcuni rizomi terminali si staccano dalla pianta e vengono trasportati dalla corrente in nuovi ambienti dove formeranno altre praterie.

In occasione di tale evento, il gruppo subacquei del Bioasis/Teseo Tesei e alcuni allievi che stanno concludendo il loro corso sub, hanno deciso di immergersi dalla spiaggia delle Ghiaie davanti un’ampia prateria di Posidonia per un’immersione un po’ diversa dal solito, rivolta all’osservazione biologica e al rispetto del mare.

Pieni di entusiasmo e attrezzati con fotocamere i sub che si sono immersi hanno trovato fin dai primi metri i fiori della Posidonia.

È doveroso ricordare che questa pianta è molto sensibile ai cambiamenti climatici e quindi ai disturbi di origine antropica come l’aumento della sedimentazione, gli ancoraggi, la pesca a strascico, l’inquinamento, l’introduzione di specie alloctone, ecc… tanto che da essere inserita tra le specie protette.

La Posidonia oceanica è inserita nella Direttiva Habitat 92/43CEE (habitat prioritario 1120) relativa alla “Conservazione degli habitat naturali e semi-naturali e della flora e della fauna selvatiche”, nel protocollo SPA/BIO della Convenzione di Barcellona del 1995 per la “Protezione del Mediterraneo dall’inquinamento”, nell’allegato II della Convenzione di Berna del 1979 relativa alla “Conservazione della vita selvatica dell’ambiente naturale in Europa” e nella lista rossa della IUCN (Unione Mondiale per la Conservazione della Natura).

Fonti: Sito istituzionale di Ispra, Arpat, IUCN.
Foto e video di Massimiliano Carducci, Leonardo Ricci, Elisa Possenti , Fabrizio Prediletto.

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