La farfalla di San Piero (Zerynthia cassandra linnea Bryk, 1932) è una specie endemica di una piccola area dell’Elba. Scoperta all’Elba nel 1932, ha una storia lunga e affascinante.
Nel 1932 Felix Bryk, uno studioso svedese, aveva segnalato la presenza sull’isola della Zerynthia polyxena. Grazie ad alcune differenze con le popolazioni continentali, aveva descritto la popolazione elbana come sottospecie endemica: la Zerynthia polyxena linnea, chiamata così in onore di Carl Linnaeus, padre della sistematica moderna.
Negli anni successivi però, questa non era mai stata avvistata, tanto da far credere agli studiosi che in realtà la specie non esistesse all’Elba e che Bryk si fosse sbagliato.
Nel 2008, grazie alle indicazioni di alcuni fotografi e all’attività di Ornella Casnati, si scoprì invece che questa specie era presente all’Isola d’Elba, in alcune località alle pendici del Monte Capanne. La riscoperta della specie, fece intraprendere dei nuovi studi per capire se l’attribuzione alla sottospecie linnease fosse giustificato.
La ricerca, condotta da Leonardo Dapporto, mostrò interessanti risultati. Ciò che venne immediatamente rilevato, fu la grandissima differenza tra gli individui raccolti in Italia, rispetto a tutte le altre Zerynthia polyxena del resto d’Europa.
Le differenze negli apparati genitali, erano infatti talmente grandi da indicare la presenza di due specie diverse; per questa ragione, le popolazioni italiane fino circa alla linea del Po furono attribuite alla specie Z. cassandra endemica dell’Italia peninsulare, mentre le restanti popolazioni studiate alla Z. polyxena.
Lo studio, dimostrò inoltre che esistevano delle differenze tra gli individui italiani e la popolazione elbana, tanto da giustificare l’esistenza di una sottospecie endemica: la Zerynthia cassandra linnea Bryk, 1932.
Oltre al fatto di essere caratterizzata da una unicità genetica, che le conferisce una alto valore conservazionistico, la particolarità della Zerynthia cassandra linnea consiste anche nel fatto che vive solo in una piccolissima area dell’Isola d’Elba, grande appena 5 km² vicino a San Piero.
La zona è ricca di Aristolochie che sono le piante nutrici della farfalla e, dato il suo grande valore, nel 2019 è stata inserita all’interno del Santuario delle farfalle e denominata Oasi della farfalla di San Piero.
La Zerynthia cassandra linnea vola in piena primavera da aprile a maggio.
Foto Leonardo Forbicioni
Testo parzialmente estratto da santuariodellefarfalle.it