Punture di insetti: cosa fare - I Love Elba!
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Le punture di insetto sono un fenomeno piuttosto comune in estate, ma anche in primavera iniziano a dare non pochi fastidi. Per la grande maggioranza della popolazione le punture di insetti si possono definire per lo più innocue; anche se sgradevoli e dolorose, nella maggior parte delle punture, prurito, gonfiore ed altri effetti indesiderati di lieve entità tendono a scomparire entro due o tre giorni. Lo scopo del trattamento è di alleviare ancor più rapidamente i sintomi.

Api, vespe e calabroni utilizzano il pungiglione quale arma di difesa (a differenza di altri insetti pungenti che lo utilizzano per nutrirsi di sangue) quando percepiscono un pericolo per sé o per il loro nido. Questi insetti pungono iniettando veleno all’interno o sotto la pelle. L’effetto è immediato e genera una sensazione di scottatura, anche se ovviamente l’intensità della risposta è legata anche alla zona colpita. In modo particolare, sebbene i calabroni appartengano alla specie delle vespe, essi producono una puntura più dolorosa.

L’ape dopo la puntura perde il pungiglione e muore (altri insetti pungenti sono in grado invece di pungere ripetutamente); ne consegue che il pungiglione dell’ape, rimanendo conficcato nella pelle, continua a rilasciare veleno. Nel caso di una puntura d’ape quindi, il dolore potrà essere ridotto significativamente se il pungiglione viene rimosso immediatamente. Questa operazione deve essere eseguita con la massima attenzione utilizzando pinzette disinfettate e prestando la massima attenzione senza premere la sacca della puntura, in caso contrario verrà iniettata nella ferita una quantità maggiore di veleno.

Per tutti i tipi di punture di insetto con pungiglione, può essere utile pulire la ferita con sapone e acqua e quindi ridurre il gonfiore immergendo l’area interessata in acqua fredda o coprendola con del ghiaccio all’interno di un panno (non applicando direttamente il ghiaccio sulla pelle). Per eliminare il prurito si consiglia di applicare un prodotto antistaminico per punture o assumere un antistaminico per via orale. Se il pizzicore risulta particolarmente intenso, consultare il vostro farmacista o medico.

I soggetti che sicuramente sono più a rischio sono i bambini, gli anziani e soprattutto i soggetti allergici che devono stare molto attenti perché queste punture possono essere addirittura mortali. Se dovessero comparire sintomi quali gonfiore localizzato a livello della gola, bocca o lingua, svenimento, vertigini, nausea o difficoltà respiratorie potrebbe essere in atto una reazione allergica grave. In questo caso è necessario chiamare immediatamente un’ambulanza.

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