Zanara: l’isola che non c’è della Toscana
Il mare ha sempre avuto i suoi segreti che qualche volta sono misteri permeati di storie antiche e ricordi sbiaditi…uno di questi è la mitica leggenda “dell’Isola che non c’è della Toscana”.
Quando nel gennaio 2012 all’Isola del Giglio avvenne l’immensa tragedia del naufragio della Concordia, le sue coordinate geografiche hanno riportato alla memoria la storia dell’isola fantasma della Toscana. Infatti pare che nei momenti appena successivi al tragico evento, qualcuno tra i vecchi pescatori dell’Isola del Giglio abbia ipotizzato lo scontro della nave con l’isola di Zanara (o Zanera).
L’isola di Zanara è apparsa per la prima volta su una carta geografica nel 1589, riportata dallo scienziato, astronomo e cartografo Gerard De Cremer a noi conosciuto come Gerardo Mercatore.
Nonostante il grande cartografo con il suo sistema di proiezioni abbia disegnato delle mappe ottimali per la navigazione marina, con il tempo sono sorti numerosi dubbi sulla correttezza della carta geografica in cui veniva segnalata Zanara.
È risaputo infatti che le carte geografiche medievali e rinascimentali spesso non derivavano da osservazioni dirette ma da altre mappe più o meno aggiornate con le indicazioni che provenivano direttamente dai naviganti con le nuove terre scoperte. Nelle stesse carte geografiche poi venivano rappresentati luoghi mitici, come l’isola di Brazil o l’Isola di San Brandano o la rappresentazione dell’Antartide prima della glaciazione.
Ma il caso di Zanara è particolare perché l’isola la ritroviamo in numerose altre carte e nei lavori di alcuni dei più importanti incisori e cartografi del seicento. Zanara è raffigurata persino nella Carta dello Stato del Papa e del Granduca di Toscana, di Pietro Tedeschi.
In tutte le antiche cartografie veniva rappresentata tra le isole di Giglio e Giannutri, in una zona conosciuta come la “Secca della Vedova” e tristemente ricordata come un piccolo triangolo delle Bermuda, perché nel tempo si sono verificati inquietanti incidenti e naufragi.
Poi nel 1700, forse nel momento in cui le carte diventarono maggiormente dettagliate, l’isola scomparve dalle mappe.
La cosa strana è che se nel Cinquecento un’isola fosse scomparsa, le cronache del tempo avrebbero registrato l’evento mentre noi non abbiamo nessuna testimonianza.
Alla storia di Zanaria si aggiunge inoltre la leggenda di San Mamiliano, il santo del V secolo che visse e morì a Montecristo (venerato anche all’Isola d’Elba). Secondo alcune storie popolari, il Santo si sarebbe fermato anche a Zanara, menzionata poi nei suoi scritti precedenti alla cartografia di Mercatore.
Come molte altre storie legate al mare, la leggenda dell’Isola di Zanara rimane ancora oggi un mistero irrisolto: resta la curiosità di sapere se si sia trattato davvero di un macroscopico errore di così tanti grandi scienziati di quel periodo o se la scomparsa dell’isola nel Mediterraneo sia veramente accaduta senza lasciare nessuna testimonianza.
Non so voi, ma a noi piace pensare che quest’isola fantasma sia ancora sommersa tra il Giglio e Giannutri e che un giorno avremo ancora sue notizie!